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Il Palazzo Moraschi
IL PALAZZO MORASCHI
Nel centro storico di Subiaco, in Viale della Repubblica 75/B, si trova il Palazzo Moraschi.
Il palazzo fu eretto dalla famiglia Moraschi, una delle più prestigiose della città, nei primi anni del XIX secolo sulle rovine del Monastero di S.Angelo dei Balzi (o S.Angelo post lacum), uno dei tredici monasteri fondati da S.Benedetto nell’area Sublacense. Adiacente al palazzo vi è la Cappella dedicata alla Madonna del Carmine, interessante struttura dalle linee architettoniche neoclassiche. L'altare della cappellina è adornato da una tela della Madonna del Carmine, mentre alle pareti è possibile ammirare un dipinto raffigurante una grande tela secentesca dell'Immacolata e una riproduzione fotografica della Sacra Sindone a dimensioni naturali (dono del Re d'Italia al Papa alla fine degli anni '20).
Le sale del piano nobile del palazzo mostrano alcune interessanti decorazioni ed una sala conserva dipinti dell’artista romano Francesco Gai (1835-1917), pittore, scultore ed architetto, nato da madre sublacense che a Subiaco aveva affrescato anche la cappella cimiteriale della famiglia Moraschi, oggi chiamata, cappella Scarpellini, presso il Cimitero Cittadino.
A questo proposito nel Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 51 (1998), scritto da Gabriella Centi alla voce GAI, Francesco si legge... «Nel 1868 fu impegnato negli affreschi di una sala della villa Moraschi di Subiaco, per la quale aveva ideato una decorazione ispirata alla tela con la Caccia di Diana del Domenichino (Roma, Galleria Borghese): sul soffitto, oggi non più esistente a seguito di un crollo, il Gai aveva dipinto Diana ed Endimione (bozzetto, Roma, collezione privata), alle pareti Diana a caccia, Diana al bagno, Diana assiste alla gara di tiro con l'arco (Autore ignoto, 1963, tavv. 72-80)». Successivamente la villa passò alla Ditta Alarico Piatti, che agli inizi del secolo, aveva costruito e gestito dal 1901 al 1933 la linea ferroviaria di circa 23 chilometri, Subiaco-Mandela.
Nella notte tra il 18 e il 19 aprile del 1849 la Famigia Moraschi ospitò al palazzo il Generale Giuseppe Garibaldi che era a Subiaco per una spedizione punitiva verso la popolazione che aveva dimostrato dissenso verso la Repubblica Romana che sostituiva il potere papalino a Roma e in Italia.
La villa, successivamente dal 1933 al 1983, diede accoglienza agli uffici territoriali della Tenenza dei Carabinieri di Subiaco. Successivamente per circa 30 anni, l'edificio, il giardino pensile ed il parco, vissero un totale stato di abbandono finchè nel 2006, la Villa fu acquistata dal Comune di Subiaco e dal 1°gennaio 2014 la struttura è affidata all'Associazione Gli Angeli Onlus per il suo recupero e la sua utilizzazione per fini sociali, umanitari, caritatevoli, culturali nonché di ospitalità, seguendo l'ideale della FRATERNITA' UNIVERSALE.
Per informazioni:
www.palazzomoraschisubiaco.it
info@palazzomoraschisubiaco.it
+39 0774.85690
+39 366.4593191